poesie pagane
Sul Ciglio Di Casa
Per anni ho atteso Sul ciglio di Casa Prima che Tu vi entrassi,
Adesso che la abiti Bisogna partire.
Ah, un amore Si può consumare Senza incontrarsi?
Piombo
Piombo Dipingo Afasiche Menti
Culla Natale Fluidi Materni
Apnea Tensione
Apnea Tensione
Rullo Timone Galoppamenti
Ruggito Animale Digrignare Denti
Custode Di scrigno Di rose Piangenti
Serio Giocare Adulti Tormenti
Danza D'amore Prati Opulenti
Verdi Colombe
Nel punto più alto della bianca Medina la giovinezza riluce,
lenta chitarra innamorata del ritmo di un'architettura
che dal monte diffonde un tiepido incanto di nomadiche forme.
E già l'odore di melograno si mesce nell'aria
cristallina alle verdi colombe dei tronchi d'oliva.
Canto Gitano
Sotto le stesse lune, non pianti ma languide premure, sguardi che paiono carezze e parole d'affetto, di compassione.
Le pene che bollono nel petto leste scorrono dalle correnti del Genil ai mari del Sud, tropicali.
L'anima s'innalza al cospetto d'antichi palazzi Saraceni, sino a brulle alture, Innevate, dove l'aria è etere:
Tutte le guerre? dimenticate.
Due Settimane
Ancora qua, col petto stralciato, al semi-riparo di una scrivania che è opre e consolazione, e il cuore eiaculante un dolore universale, che in diverse forme rinfocola l'amante attuale.
Questa poesia è episteme generazionale e fa sì non mi stanchi la mia vita imperfetta, devastata da un io frammentato, la comunità compartita, la terra al rogo e confinata dai ferri de l'armi e il filo spinato.
Dovessi restare in questa cella di pixel e prodotti pulenti, dovessi esser spedito al confino o in un'infame trincea, non disporre d'inchiostro, non registrarne la bruttezza arrecherebbe al mio cuore maggiore angoscia che il fango, la sete e il proiettile nel fianco.
Tanto m'ammazza questo calice bianco, la cicca, il giorno che avanza, quanto lo zelo con cui mi riveli che tra noi non c'è più carezza.
Attraversamenti
Latrati di cane I ragionamenti, Ora di cinghiale – attraversamenti,
Di luna cocente Per nebbia velata, La fumosa mente Ha bocca serrata.
Madre
Madre d'amore E mille parole Corona d'un luogo Di lieve pensare;
Madre di vita Che cresce distante Da terra propizia, Da culla gravante;
Madre e bambina, Sole, acquazzone, Statua romita, Non pianger le ore!
Carezza Del Manto Fecondo
Morire tra placidi boschi, All'alba o 'l tramonto è una via Che porta ad un sonno profondo, Barone o plebeo ch'io sia.
Carezza del manto fecondo, Un pianto di nubi fontane Su carne quiescente d'Agosto, Rintocco di mille campane.