Samir Abd El-Samih

poesie della gleba

Prima Nakba 1948

Immaginate Se costruissero Uno Stato Sulla vostra terra

Immaginate Se venissero Con dei carri armati A demolire I vostri ulivi Le vostre case

Immaginate Di correre Nel pieno della notte Con la vostra nonna Sulle spalle

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Immaginate Di essere rinchiusi In un campo Di sterminio A cielo aperto

Immaginate Di nascere In un campo Profughi

Immaginate Di conservare Ancora La vostra chiave Di casa

Immaginate Di ereditare Questa fede Di Giustizia

Immaginate La rabbia La fierezza La voglia Di cambiare L'apatia Del mondo Che ha reso Tutto questo

Reale

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Poi immaginate Il risveglio...

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Immaginate Il suono Dell'oud Palestinese

Un eterno Eco Tra le sponde Del Mediterraneo

Che racconta La Catastrofe Che continua

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Prima Nakba 1948

La Causa

Io non credo Che questa sia La Fine

Non può essere La Fine

Fintanto che Ci sarà Unə Palestinese Nel mondo O unə alleatə Non sarà la Fine

Torneremo Ricostruiremo Stiamo già Ricostruendo...

Perché La Causa... Neanche con tutte Le bombe Del mondo Puoi uccidere La Causa

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Ho sentito parlare Di Bisan La giornalista

È rientrata Nella sua casa E con quel poco Che ancora le resta Sta preparando Il suo salotto

La Fede è grande

The Cause

I don't believe This is the End

This can't be The End

As long as there will be One Palestinian In the world Or one ally It won't be the End

We will come back We will rebuild We are already rebuilding...

Because The Cause... Even with all the bombs In the world You cannot kill The Cause

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I heard about Bisan The journalist...

She has entered her home And with little That still remains She's preparing Her living room

The Faith is great

La Vie Est Belle

Anch'io appartengo a questo mondo

Appartengo a questo mondo Più di quanto tu possa pensare E di quanto possano pensare quelli che lo “abitano”

Sono stato predestinato a questa vita

Alla marsigliese: “Je suis d'ici, mon fils” !

Vive la vie ! La vie est belle !

Fahas

La pluie, C'est important Parce-que...

Fahas!

Il s'appelle Fahas... Il nettoie

Les âmes méchantes Malades de cœur Et malades de tête

Il nourrit La Terre... Ça fait grandir

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Dans l'Amour Il faut la patience : Pourquoi, pourquoi, Pourquoi, pourquoi...

Quand tu meurs Ou tu tombes malade Tu demandes pas À Dieu Pourquoi

C'est la vie Il n'y a pas Un Pourquoi...

Et voilà, C'est fini !

Là c'est beau...

Euridice

Inerme ormai giace Il peso di mille catene Che Paura e Omologazione Mi fecero indossare.

Il tempo perso Dalle spalle mi spinge E incalza il mio passo Su cari sentieri di strade montane.

Quando Lei cantò Al mio orecchio Persino le stelle Si misero a danzare.

Ora è tempo – mi disse E per nulla al mondo Devi volgerti a guardare, Il mio Bene è lassù dal Monte.

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Per Lei mi feci muta Notte Ché la dolcezza delle sue note S'accordasse Alla lira del mio ricordo.

Sulle Correnti Elettriche Di Tramontana

Sei persa tra i numi dei neon Dei viali mondani L'iride urla di fronte All'ennesima insegna È il mito della caverna Sintetizzato dal silicio e il rame Una lacrima plumbea Estratta da una lamina ferrosa

E spicchi il volo Sulle correnti elettriche di tramontana Al di là della tecnica E dell'algoritmica Planando tra i fumi E le polveri dell'antropocene In un plasma torrido Di fusione nucleare

Cercavi la tua Onda E in un'interferenza Ti sei rivelata Stella

Stella

Stella Dei boschi

Indicante Il cammino Ai viandanti

O del mare

Schiva Guizzante Dall'acqua Scura

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Sola

In un cielo Di doglie

Illumini Il ricordo

D'antiche Premure

In case Affollate

Di figli

E poco Pane

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Di notte

A chi Ti ammira

Pura

E mai Lontanta

O al mattino

Leggera Risolverti Nell'aurora

Circe

Brucia la terra

E languide Foschie Dilagano Dalla mia Mente:

Circe

Maestra Incantata

Al petto Mi stringe

Veemente Ingioiellata.

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Quali Prodigi

E quanti altri altari A cui Sopperire?

Quante Miglia Dista

Il compiersi Del mio Avvenire?

Qual è La stella Che porta Al mio regno?

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Nottetempo Brilla

E gioca Con le onde Del mare.

Se chiudo Gli occhi

Posso già Immaginare

Il glorioso Parto

La cacciata Dagl'Inferi

Il compiersi Di un Altro Mondo.

La Piazza, La Chiesa, Maradona

E parto In cerca di nuovi mondi Ancora Sul ciglio dei nostri giorni

Attendo L'incanto di alti venti E il giogo dei loro versi

La piazza, la chiesa, Maradona Il mare dalla collina

Due occhi dolci La foga di una ballerina E il flamenco la sera

Chi sei ora?